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venerdì 25 aprile 2008

Nascerà. Pardon, RiNascerà.

Chi sta giocando oggi con quest’Italia che muore? Chi non sente il vento e non vede il futuro che viene?

“Nascerà” tutti dicono, “Nascerà!”. Ma cosa nascerà?

Sono luride serpi, mani sporche ai soldi attaccate come uomini di un passato che torna e che forse non è mai passato. “Nascerà” dicono e li senti che a gran voce lo ripetono sicuri che questo è il loro tempo, non certo il nostro e lo sanno.

Cos’è che nascerà allora? Cosa verrà? Un imminente Messia o il già visto ciabattano.

Il futuro governo nascerà, già morto probabilmente. Incapace come già in due occasioni si è rivelato, non tanto di migliorare la situazione italiana (impresa questa ad oggi ancora senza padre), ma almeno di non peggiorarla. Ad ogni modo nascerà, siatene certi e numeri alla mano si può solo predire che durerà.

O forse no, non durerà e cadrà violentemente e rovinosamente da se medesimo falciato. Perché è questo che in molti, anzi moltissimi, non solo si aspettano, ma fortemente sperano. Verremo tacciati di “Anti-Berlusconismo”? E “Anti-Berlusconiani” saremo.

Un giorno ad una conferenza tenuta, dal noto storico Arrigo Petacco, sui conflitti di civiltà che hanno macchiato e macchiano indelebilmente la storia e il presente dell’uomo, mi alzai incredulo e mi sentii in dovere di controbattere fermamente e fortemente a quella che era (ed è) la sua, a mio parere inaccettabile versione sulle guerre in Medio Oriente in Africa ed in America Latina, sul Colonialismo e sull’Islam. Non rispose ad alcuna delle questioni da me poste e ribatté al mio tentativo di collocare il tema su un piano più economico, politico e di interessi mondiali con secco ed incivile infantilismo. Sei un “Anti-Americano” mi disse. Gli risposi allora che Sì ero (e sono) “Anti-Americano” e lo rimarrò sino a quando gli Stati Uniti d’America non cambieranno la loro intollerabile visione del mondo. Specie di quello che non li riguarda.

Essere “Anti-Americani”, conclusi, non è e non sarà mai una mera questione di principio.

Allo stesso modo non è e non sarà mai una mera questione di principio questo, continuamente ripetuto, “Anti-Berlusconismo”.

Si è tali, (ossia Anti-Berlusconiani) non per eredità genetica, perchè si è “comunisti dentro” anacronistico appellativo, con cui si è soliti liquidare tutti coloro che sono contro il padrone o per motivi infondati e pregiudizievoli. Si è Anti-Berlusconiani, lo si è stati, e lo si sarà per sempre perché è inammissibile, agli occhi di un qualsivoglia informato cittadino, il passato quantomeno discutibile e la visione che ha lo “pseudo-politico” Silvio Berlusconi, dei temi fondanti di rispetto delle vessate e ormai dimenticate (perché date per scontate) “Democrazia” e “società civile”.

Non a caso quindi apro oggi 25 Aprile questo spazio. Nel giorno che è passato alla storia Italiana come festa nazionale in memoria della liberazione dall’allora regime fascista e che oggi viene dai più ipocritamente ricordato.

Nasce oggi questo Blog per “ridere” di chi oggi ha tirato fuori il tricolore dal cassetto. Perché nello stesso cassetto, questa sera lo riporrà aspettando l’anno prossimo o forse una vittoria agli europei di calcio da parte della nazionale Italiana per ristenderlo sui balconi.

Nasce per ridere di quelli che oggi il tricolore non l’hanno nemmeno steso al sole e di quelli che magari il tricolore nemmeno ce l’hanno mai avuto e mai lo avranno ma che magari gelosamente possiedono quell’orribile bianco straccio con al centro il sole delle alpi o qualsiasi altro innominabile panno di partito.

Nasce oggi questo Blog in ricordo della storica inchiesta Mani Pulite che tanto di buono avrebbe potuto portare se non fosse stata uccisa in anticipo.

Nasce oggi nella speranza che il secondo episodio di Mani Pulite, che prima o poi arriverà, sortisca effetti e porti giustizia.

Nasce oggi questo Blog per parlare della giornaliera guerra Italiana. Quella degli omicidi sul posto di lavoro si intenda.

Nasce anche per parlare della più diffusa malattia Italiana. Il cancro mafioso, per ora sempre mortale perché curato da troppi complici.

E Nasce infine con l’augurio che in un futuro prossimo o remoto si possa finalmente parlare degli stessi argomenti di oggi ma non più con la V di Vaffanculo, oggi d’obbligo, ma con la V di Vittoria. Questa volta Nostra permetteteci.

PrimoZanni

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